Il lavoro di Fondazione Cariplo e delle Fondazioni di Comunità a favore del territorio e delle realtà che lo compongono – le nostre Comunità Vitali – consente a un numero importante di soggetti del Terzo Settore di continuare a operare nonostante le difficoltà che la crisi causata dalla pandemia ha evidenziato in questi ultimi mesi.

 

Da FONDAZIONE CARIPLO sono stati erogati complessivamente 16 milioni di euro a sostegno di 400 enti, che impiegano stabilmente 25.000 lavoratori e 18.600 volontari. Un impegno straordinario per aggregare risorse in risposta alla crisi generata dalla pandemia e preservare i servizi alle comunità.

Gli enti del Terzo Settore creano un sistema diffuso capace di generare promozione sociale e intervenire a sostegno delle persone all’interno delle comunità. Un patrimonio molto tangibile, ma spesso poco rappresentato, fatto di realtà e luoghi, molto significativi nella vita delle persone: si tratta di servizi in ambito sociale, culturale e ambientale.

Servizi per persone con disabilità, asili nido, servizi per anziani, luoghi della cultura, attività artistiche, promozione culturale, servizi per minori e famiglie in situazioni di fragilità e molto altro. Tutto questo sistema di intervento oggi rischia di scomparire se i soggetti che se ne fanno carico non riusciranno a sopravvivere alla crisi. Già nel primo semestre 2020 si stima che la metà delle organizzazioni attive sul nostro territorio sia stata costretta ad interrompere i propri servizi.

Sin dall’inizio della pandemia, Fondazione Cariplo ha avuto chiara l’urgenza di dare un sostegno immediato e reale per la sopravvivenza di queste realtà, che si trovano ad affrontare un’emergenza economica non disponendo spesso di patrimoni sufficienti per reggere mesi di attività ridotta o addirittura sospesa.

Per questo è stato lanciato il Bando LETS GO!, che rappresenta un impegno senza precedenti e un’operazione unica nel panorama nazionale: nel territorio della Lombardia, e nelle Province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola: conservare il tessuto del Terzo Settore significa assicurare concretamente la coesione e la crescita del territorioQuesto impegno straordinario ha visto la collaborazione e il contributo della Fondazione Peppino Vismara e la partecipazione attiva delle 16 Fondazioni di Comunità.

 

Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo: “Con il Bando LETS GO! riusciamo a dare una risposta concreta a 400 organizzazioni di Terzo Settore, che coinvolgono 25.000 lavoratori e 18.600 volontari. Fondazione Cariplo, insieme alla Fondazione Peppino Vismara e alle Fondazioni di Comunità, ha promosso un’iniziativa di emergenza, con un valore fuori dall’ordinario, dando vita a un bando del valore di 16 milioni. Questo ha fatto emergere un fabbisogno molto più ampio e ha reso ancora più evidente il rischio che il tessuto di servizi e iniziative offerto dagli Enti di Terzo Settore sul territorio venga distrutto dalla crisi. Soprattutto in un momento così difficile, non possiamo permetterci di perdere questi Enti, le iniziative e i progetti di cui sono protagonisti, le competenze dei loro collaboratori e dei loro volontari. Perderli sarebbe un danno enorme per le nostre comunità e soprattutto per chi in questo momento è più fragile. Ci auguriamo che la richiesta di aiuto che è emersa attraverso il bando trovi l’attenzione che merita anche da parte di altri soggetti all’interno del nostro territorio”

 

Paola Pessina, Presidente Fondazione Comunitaria Nord Milano: “Lo shock della pandemia ha portato ad evidenza la centralità del lavoro di cura – familiare e professionale – accanto a quello di produzione di beni: nemmeno la tecnologia più raffinata funziona, se non ci sono umani in grado di metterla a servizio di altri umani. Per salvarci, abbiamo bisogno di relazioni, prima che di consumi; di presenze, parole e gesti, oltre che di cose. Di competenze ed energie, non di immagine. Uno spot si è acceso sulle realtà di Terzo Settore, quelle che offrono questa preziosa materia prima alla vita di tutti, e ancora di più a quella di persone fragili e marginali. Vogliamo che non si spenga: e poter dare un contributo tempestivo ed efficace a mantenere vivo e centrale questo insostituibile elemento connettivo nel nostro territorio è di sollievo anche per noi. Perché certifica che stiamo adempiendo bene al nostro ruolo di Fondazione comunitaria”