Purtroppo sono state numerose in questo periodo di pandemia le reazioni scompensate di bambini e ragazzi con gravi disabilità di fronte all’interruzione dei rapporti e delle esperienze quotidiane e alle restrizioni che hanno subito.
Una difficoltà importante che stanno affrontando in questo momento le famiglie è proprio la gestione di comportamenti problematici auto ed etero aggressivi che ne conseguono e che non sono in grado di affrontare senza l’aiuto di figure specializzate. Le terapie ABA rappresentano una risposta efficace, tuttavia molte famiglie si sono ritrovate ad avere anche un problema economico, una riduzione del reddito familiare legata alla perdita del posto di lavoro di uno dei coniugi o alla presenza di misure straordinarie (cassa integrazione, ecc.).
Per consentire dunque alle famiglie in difficoltà economiche già seguite dall’Abbraccio di far continuare ai propri figli con autismo il percorso ABA intrapreso, piuttosto che inserire nuove famiglie che si rivolgeranno nei prossimi mesi all’Associazione per le terapie ABA ma che potrebbero non avere sufficienti risorse economiche, è necessario garantire terapie gratuite o quasi. Si fa presente che i prezzi applicati dall’Abbraccio sono calmierati (in virtù dei suoi scopi di utilità sociale) e che non è possibile la gratuità poiché le terapie ABA necessitano di tecnici altamente specializzati e soprattutto di un rapporto 1:1. Già di per sé, in un contesto di carenza di offerta e di domanda elevata, il continuare a garantire la fruibilità delle terapie è un risultato rilevante.
Per poter dunque garantire gratuità o prezzi ancora più calmierati rispetto agli attuali, è necessario attuare un’azione di raccolta fondi mirata per individuare enti erogatori istituzionali che coprano quota parte del costo delle terapie.
Occorre infine sottolineare che l’eventuale sospensione delle attività terapeutiche, già avvenuta nel periodo del Lockdown, determina l’interruzione di percorsi evolutivi necessari e può provocare un danno concreto alle potenzialità di sviluppo. Si pensi soprattutto ai più piccoli che hanno bisogno di interventi intensivi attuati in contesti terapeutici, a scuola e in famiglia e che di solito vengono aggiornati nel giro di settimane sulla base dei rapidi cambiamenti delle traiettorie di sviluppo e che si potrebbero vedere bloccate le terapie e il percorso di inclusione. Molti familiari si trovano oggi di fronte alla paura di vedere regressioni o perdita di competenze acquisite con impegno e fatica.



È possibile effettuare donazioni tramite bonifico sui conti correnti della Fondazione, con l’indicazione esplicita del nome del progetto e/o ente promotore nella causale:

BANCHE DI RIFERIMENTO:
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CREDITO VALTELLINESE
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INTESA SANPAOLO SpA
IBAN: IT44 U030 6909 6061 0000 0001 668