I dati degli ultimi anni rilevano che in Italia 3mln di persone soffrono di DCA (Disturbi Comportamento Alimentare), di cui il 70% sono adolescenti, ma solo il 10% chiede aiuto e ca. 300mila sono bambini. A seguito dell’emergenza sanitaria dettata dal Covid-19, molti studi evidenziano un forte incremento di una fragilità psicologica generale e in particolare di tutte le problematiche legate alla sfera dei DCA: si è assistito ad un alto rischio di ricaduta o al peggioramento della gravità del disturbo (Dalle Grave R., 2020). I rischi ovviamente riguardano tutta la popolazione in generale e non solo chi aveva già un DCA conclamato ante pandemia. Nel contesto di emergenza, da recenti dati Nielsen relativi all’Italia, emerge che a) nel carrello della spesa degli italiani gli acquisti di “comfort food” sono aumentati e b) per i bambini (una tra le categorie più a rischio) il lockdown ha rappresentato un forte fattore di rischio. Per molti il rifugio emotivo d’eccellenza sono state lunghe ore tra TV, videogiochi e merendine per altri, invece, il cibo ha rappresentato l’unica possibilità per esprimere o esercitare un controllo sulle proprie emozioni, reagendo con abbuffate o restrizioni alimentari. Sebbene l’importanza di una diagnosi precoce sia ormai universalmente riconosciuta, così come la necessità di intervenire tempestivamente, in Italia è completamente assente l’idea di un intervento in questa direzione. Un’analisi sullo stato dell’arte effettuata anche grazie alla banca dati nazionale di progetti e interventi di prevenzione e promozione della Salute, evidenzia che gli interventi realizzati finora non sono indirizzati alle fasce d’età afferenti la scuola primaria. La Società Italiana di Pediatria sottolinea la necessità di dedicare una maggiore attenzione agli indicatori dei DCA già a partire dall’infanzia e di realizzare interventi precoci. A questo proposito, alcuni studi statunitensi (Noar et al., 2012 Zabinski et al., 2000 Winzelberg et al., 2000) hanno analizzato l’efficacia dei primi interventi nell’età evolutiva dedicati ai DCA: i risultati evidenziano la prevenzione primaria come strumento d’eccellenza per aiutare i bambini con problematiche alimentari e per supportare i caregiver nel riconoscimento delle situazioni che necessitano di un intervento precoce. La possibilità di attuare interventi di prevenzione sui DCA diventa di importanza primaria per aiutare i bambini, futuri adolescenti, a costruire uno “scudo di protezione” verso modalità di espressione del disagio. FoodNet, attraverso protocolli innovativi ed efficaci, attua interventi di prevenzione sui DCA partendo dall’ambiente scolastico (Start Progettuale) per coinvolgere direttamente studenti, insegnanti e genitori che sono i beneficiari più importanti dell’intervento. Tutti gli interventi verranno videoregistrati ed inseriti sul portale FoodNet (primo in Italia per la prevenzione dei DCA completamente gratuito). Inoltre, una mappatura dei servizi presenti sul territorio e deputati alla cura dei DCA, informerà con più facilità su dove poter rivolgersi per chiedere aiuto. Dal 2017 ad oggi Foodnet continua a crescere. Dopo aver realizzato i primi interventi, altre scuole hanno contattato l’Associazione ARP per replicare l’iniziativa. La presente iniziativa potrà contribuire allo sviluppo e alla sostenibilità del progetto: le attività previste potranno contribuire ad incrementare l’Inbound Marketing per essere trovati da nuovi clienti grazie a contenuti video e spazi informativi costantemente aggiornati. La diffusione del portale contribuirà ad individuare nuovi Sponsor interessati alle problematiche dell’alimentazione nella prima infanzia e intenzionati a promuovere il progetto.
PROGETTO IN RETE: Ass. Agon; IC Rosmini; IC Rovani.



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CREDITO VALTELLINESE
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INTESA SANPAOLO SpA
IBAN: IT44 U030 6909 6061 0000 0001 668