In continuità con gli obiettivi del Fondo Emergenza Covid-19, il Bando 2020.1 Sociale ha sostenuto da giugno in poi azioni per l’uscita dalla fase di “emergenza” verso il ripristino di una “normalità” comunque inedita e da definire. Con una flessibilità straordinaria, la dotazione finanziaria è stata incrementata a più riprese, assecondando la ripresa delle attività estive con le
risorse di norma destinate ai bandi di natura sociale di FCNM, dedicati a famiglie, persone fragili o con disabilità, bambini e ragazzi (Oratori e Parrocchie). Incentivate le iniziative di rete o in coordinamento all’interno di uno stesso Comune. Sono stati erogati € 453.500 a sostegno di progetti di utilità sociale a favore delle componenti più vulnerabili delle nostre comunità e dei soggetti non-profit che se ne prendono cura, in termini di servizi e di attività di supporto.

UN BANDO SPECIALE

La richiesta è stata quella di cucire interventi su misura per un contesto inedito e la capacità di fare sistema. Per questo motivo la forma del Bando è stata diversa, non competitivo ma “a sportello”, proprio per rispondere alle esigenze di immediatezza e straordinarietà delle azioni da sostenere, premiando chi invece di far da sé aggregava le sue proposte a quelle di altri, così da non duplicare i percorsi e razionalizzare le risorse in campo.

UNA LEZIONE SPECIALE

Le dinamiche particolari del Bando Sociale 2020.1 hanno fatto emergere con chiarezza un elemento fondamentale delle nostre Comunità Vitali: il tessuto delle organizzazioni attive e la trama delle relazioni che le connettono.
Proprio perché la rete è così fitta e flessibile, fa esattamente quello che una rete deve fare: ammortizza la caduta di chi è più colpito, e non permette che chi è ai margini precipiti nei “buchi” dei nostri sistemi di protezione. È stata rilevata ad oggi una mappa di ben 65 reti aggregate stabilmente o temporaneamente per la realizzazione di interventi sociali, che coinvolgono circa 250 organizzazioni. Con tutte loro il dialogo è aperto e la Fondazione stessa sta imparando a giocare sempre meglio nel Nord Milano il proprio ruolo di “attivatore di connessioni”.

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